Sono esplose diverse piattaforme in grado di raccogliere denaro e convogliarlo su chi ne ha necessitĆ . Ć il metodo corretto o ne esistono altri?
Per raccogliere capitale di rischio, o capitale di debito per le imprese, esistono i metodi tradizionali e quelli della cosiddetta finanza alternativa. I metodi tradizionali consistono nel cercare dei soci, che in genere investono capitale ed entrano nella struttura gestionale dellāimpresa, e nel rivolgersi a intermediari finanziari. Questi ultimi svolgono attivitĆ regolamentata e vigilata, e si occupano di reperire investitori e/o finanziatori, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale sulla sollecitazione dellāinvestimento e sulla raccolta del risparmio.
La finanza alternativa consente, a certe condizioni, di semplificare questo processo utilizzando delle piattaforme online. A questo proposito, si ĆØ molto parlato di ādisintermediazioneā in modo suggestivo e impreciso: i gestori dei portali online sono a tutti gli effetti intermediari finanziari; tuttavia, lāautomazione di molti processi e la digitalizzazione delle operazioni consente una operativitĆ più diretta e informale, con un contatto molto più diretto tra investitore e societĆ target. Se questo ĆØ piuttosto evidente nella raccolta di equity, dove le societĆ si presentano anche in modo suggestivo agli investitori e si mettono a loro disposizione con forme più o meno profonde di dialogo, nel settore del debito la disintermediazione ĆØ ancora più spinta.
Infatti, sul portale online di lending crowdfunding la negoziazione dei finanziamenti avviene peer to peer, cioĆØ direttamente tra finanziatore e finanziato, e ogni contratto di finanziamento ĆØ autonomo rispetto agli altri. Tuttavia, lāambiente ĆØ rigorosamente presidiato da un soggetto abilitato e il flusso di pagamenti ĆØ incanalato nellāambito delle precise disposizioni dettate dalla PSD2 sui servizi di pagamento.
Altri metodi istituzionali per la raccolta di capitali non ci sono; si parla spesso di āclub dealā, ma si tratta di soluzioni borderline che molto spesso rischiano di sconfinare nella sollecitazione dellāinvestimento fuori dai locali commerciali.
Come scegliere a chi affidarsi? Quali sono i servizi che chi accede a questo genere di finanziamento deve saper intercettare nell’offerta?
Le autoritĆ regolatrici hanno dei siti estremamente completi e precisi, e profondono un notevole impegno nellāinvestor education; Consob e Banca dāItalia sono quindi i punti di riferimento per chiunque si voglia orientare nel mercato degli investimenti, oltre ovviamente ai professionisti del settore. Gli intermediari finanziari sono iscritti ad albi o registri dove ĆØ possibile verificare le attivitĆ che sono autorizzati a svolgere. Per la finanza alternativa, ĆØ entrato da poco in vigore il Regolamento Europeo 2020/1503, che prevede un albo unico dei portali online autorizzati a svolgere in Europa i servizi di crowdfunding per le imprese, sia equity che lending.
Tra i servizi disponibili ci sono la raccolta di capitale di rischio mediante emissione di quote di capitale sociale o azioni, la raccolta di capitale mediante strumenti finanziari di debito (minibond o cambiali finanziarie, per esempio), la raccolta finanziamenti mediante prestiti peer to peer.
Qual ĆØ lāavanguardia del crowdfunding? Parliamo di rating ESG del finanziamento o non cāentra?
Lāavanguardia ĆØ lāinternazionalizzazione: proprio sulla base del Regolamento Europeo 2020/1503, ottenute le necessarie autorizzazioni (quindi nei prossimi dodici mesi) i portali online potranno lavorare in tutta lāUnione Europea, catalizzando quindi lāattenzione di societĆ target e investitori di diverse nazioni. Non sarĆ facile mantenere un elevato livello di comunicazione e trasparenza con tanti diversi modelli giuridici e approcci culturali. Ottenere successo nellāinternazionalizzazione vorrĆ dire scalare molto rapidamente e raggiungere volumi importanti, nellāinteresse sia della domanda che dellāofferta.
Un altro profilo di grande interesse ĆØ quello della finanza sostenibile: per disposizioni dellāEBA, lāautoritĆ europea di vigilanza bancaria, dal 1° luglio 2021 tutti gli intermediari finanziari che erogano credito devono sottoporre i soggetti finanziati ad una valutazione ESG, con particolare riferimento allāimpegno nel contrasto del fenomeno dei cambiamenti climatici. Pur non essendo ancora previsto un obbligo legale per i portali online, credo che lāanalisi di sostenibilitĆ sarĆ un importante elemento di caratterizzazione delle proposte di investimento, che si tradurrĆ in un fattore competitivo, dal momento che lāinvestitore retail ĆØ sempre più consapevole e interessato a dove va il suo denaro.
Alla prossima!