Zona Franca oggi incontra Edoardo Passaretti, Director, Head of Italian Office di HANetf, la prima piattaforma indipendente white-label di ETF UCITS in Europa. «Fornisce l’infrastruttura completa per il lancio e la gestione di un ETP, ampliando l’accesso a un mercato finora limitato ai grandi asset manager» spiega Passaretti.
«In Europa il numero di emittenti è sempre stato esiguo, HAN vuole rappresentare una via di accesso per le piccole boutique di gestione, indicizzazione ed eccellenze nell’asset management mondiale molto specializzate su un tema».
Vorrei entrare con te nel merito di un tema che riguarda tutti, e quindi anche la finanza: iCloud e Cyber Security. Vanno guardati insieme o mi sbaglio?
È assolutamente vero. Ogni giorno il numero di dati che produciamo aumenta drammaticamente, in una spirale che alimenta se stessa: più app e piattaforme utilizziamo, più dispositivi connettiamo, più dati generiamo. Nell’ultimo anno abbiamo generato più dati che nei precedenti 5000 anni di storia.
Questa nuvola di dati però è vulnerabile, dunque nascono e si sviluppano – sul cloud e per il cloud – meccanismi di difesa e di sicurezza informatica. Anche gli utenti sono gli stessi: governi, imprese e individui.
iCloud può essere identificato come un tema o un trend di investimento. Ci aiuti a fare chiarezza tra i temi sui cui puntare nel portafoglio e i trend di mercato?
Negli ultimi anni la parola macrotrend è stata incredibilmente abusata dal marketing di tutte le aziende emittenti. Sono d’accordo con te sul fatto che sia indispensabile distinguere tra un tema e un trend, per sapergli attribuire il giusto spazio nel proprio portafoglio.
A mio modo di vedere un macrotrend si colloca alla confluenza di più trend di lungo respiro, dunque è costituito da e declinato in temi di investimento, ma le due cose non sono affatto coincindenti.
Permettimi un esempio: l’invecchiamento della popolazione non è un macrotrend come ci raccontano tutte le case prodotto, ma un tema, che peraltro riguarda solo una parte di mondo.
Il macrotrend a livello globale è piuttosto un impressionante wealth shift socio-demografico che vede l’emersione di nuove classi medie giovani e consumatrici nei Paesi in via di sviluppo che oramai contribuiscono alla crescita del PIL mondiale ben più di quelli sviluppati.
L’85% degli under 30 vive nei mercati emergenti o di frontiera, la popolazione mondiale è in aumento così come l’aspettativa di vita. Questo sì: viviamo più a lungo e dunque l’healthcare è un tema di investimento decisamente attuale. Ma chi invecchia siamo solo noi! La migrazione di tutto quel che facciamo e tocchiamo ogni giorno verso il cloud è anche un macrotrend.
Tu lavori per una società che realizza ETF. Cosa vuol dire investire in un ETF sui settori sopra indicati? Pensi che su questi due temi occorra tempo? Te lo chiedo perché c’è il rischio che i clienti si attendano risultati esplosivi a breve, viste le performance di alcuni ETF.
Come tutte le novità, specie nel tech, si inizia col botto. Si sta riducendo sempre più il tempo di adozione di una nuova tecnologia. Lo vedremo col 5G: tra un anno o poco più parleremo del nuovo iPhone col 6G…
Anche gli investitori si stanno abituando a cicli che iniziano tra gli entusiasmi per poi correggere e iniziare una crescita più organica e sostenibile. Faccio un altro esempio: il settore della cannabis. Io ci vedo oggi enorme potenziale, ma alle prime quotazioni in Canada, mercato pionieristico in questo ambito, sono piovuti sul settore flussi di capitale mostruosi e indiscriminati.
Ci è voluta una forte scrematura per riportare il mercato su livelli in linea con gli asset e la portata effettiva delle aziende quotate.
Oggi, con meno rumore sul mercato, l’emersione e il consolidamento delle aziende leader è divenuto un trend investibile e tra i più interessanti, a mio parere.
Per tutti i temi ci vuole tempo, ma valutare lo stato di maturità di una nuova industria o mercato è molto difficile e per gli investitori, me incluso, è difficile evitare di cadere nella famosa FOMO, la fear of missing out (paura di essere esclusi).
Gli ETF secondo me sono strumenti ideali in questo senso, in primis per la loro diversificazione interna capace di catturare in un panorama cangiante i leader emergenti e di mitigare il rischio della scommessa sui player o i settori singoli.
Gli ETF tematici in particolare sono basati su indici con delle regole ideate per catturare ogni scenario di evoluzione possibile con gli attori emergenti in un determinato settore.
iCloud oggi o iCloud da sempre?
Il Cloud sta muovendo i suoi primi passi solo oggi.
E riguardo alla Cyber Security?
La sicurezza informatica è un tema invece già maturo, con alcuni leader ben affermati.
Sta tuttavia cambiando nelle modalità di consegna dei prodotti e servizi, anch’esso come tutto migrando sulla nuvola, anzi tendenzialmente sviluppato a monte già sul cloud.
Ci sono strumenti che la vostra società consiglierebbe per andare sul mercato di questi due temi?
La nostra gamma propone soluzioni sviluppate da specialisti, ciascuno nel proprio settore.
Nel tech abbiamo mosso i primi passi con GinsGlobal, lanciando in Borsa Italiana nel 2018 l’HAN-GINS Cloud Technology UCITS ETF (SKYY), il primo ETF sul cloud in Europa.
Contemporaneamente abbiamo voluto proporre un paniere equiponderato che investisse non solo nel cloud ma anche su cyber security, digital entertainment, future transport, social media, blockchain e genomica. L’idea dietro l’HAN-GINS Tech Megatrend UCITS ETF (ITEK) era quella di diversificare su tutto lo spettro del tech proprio perché non sempre è facile scegliere il cavallo vincente in settori che cambiano così repentinamente.
Ma soprattuto ci sembrava che l’indice di riferimento, il Nasdaq, avesse totalmente perso di senso essendo iperconcentrato sui nomi delle FAANG e che il valore andasse ricercato nelle medie e piccole imprese innovative nei vari ambiti, motivo dell’equiponderazione del suo indice sottostante contro il tradizionale sistema a capitalizzazione di mercato.
Abbiamo poi voluto anche esprimere un’altra forte visione su un singolo tema, quello dell’innovazione sanitaria, con l’HAN-GINS Indxx Healthcare Innovation UCITS ETF (WELL). Intimamente correlato al cloud, con un occhio particolare alla connettività e alle infrastrutture digitali, abbiamo poi lanciato anche il Digital Infrastructure and Connectivity UCITS ETF (DIGI).
Tre consigli all’investitore di oggi…
Ognuno ha il proprio obiettivo e orizzonte, non esiste una formula universale. Il consiglio che ripeto a me stesso come investitore è quello di mantenere la prospettiva senza cercare di interpretare ogni giorno la marea di segnali contrastanti che arrivano da media, istituzioni e mercati.
Se la notte penso alla FED, al Partito Comunista Cinese, ai tassi, all’inflazione, ai cambi di rotta dei governi o delle istituzioni vuol dire che il mio portafoglio è da rifare totalmente.
Sono un cassettista, guardo al lungo periodo e lo faccio guardandomi intorno oggi: cosa posso ragionevolmente prevedere del futuro?
Come mi posso posizionare al meglio per catturare le più plausibili evoluzioni del mondo? Qualunque sia la propria risposta non vedo come indici del secolo scorso possano rispondere alle esigenze degli investitori di oggi.
È per questo che amo i tematici e che con HANetf ci proponiamo di veicolare strategie e indici sempre attuali che superino le desuete classificazioni di settore e che vadano sempre più in profondità nello specifico ambito di competenza del partner con cui sviluppiamo l’ETP.