Zona Franca inaugura una serie di interviste a rappresentanti di professioni e specialitĆ del mercato che permettono di mettere a tema le cosiddette āmaterie primeā.
Sino ad oggi nella rubrica, che ha visto alternarsi diversi ospiti, si ĆØ sempre parlato di finanza nel suo significato più immediato, chiaramente identificata in partner specialisti del settore finanziario e del Wealth Management. Lāintervista di oggi entra per cosƬ dire nel merito dei temi più diretti di possibili investimenti.
Zona Franca oggi incontra Davide Scarselli, CFO di Scarselli Diamonds, multinazionale specializzata nel diamante colorato, nata in Italia nel 1957. Economista, un Master MBA, prima di dirigere l’azienda di famiglia, Scarselli ha girato il mondo con un ruolo da executive di Banca Intesa.
Dottor Scarselli, ho voluto presentare questāintervista con il video del celeberrimo brano “Diamonds Are a Girl’s Best Friend” (dal film “Gli uomini preferiscono le bionde”, 1953) perchĆ© penso vada fatta una premessa.
I diamanti sono sempre stati identificati come il prezioso per la donna. Ma nel tempo sono diventati anche una possibile diversificazione di investimento. Lei cosa ne pensa?
Noi consideriamo i diamanti molto simili all’arte. I diamanti possono essere comprati, chiaramente, per la loro bellezza; ma diamanti particolarmente rari, come i diamanti di colore e di certe grandezze e purezze, possono essere considerati come investimenti e contenitori di alto valore, trasmissione e trasferibilitĆ di valore e ricchezza specificamente legata a una moneta stabile come il dollaro.
PerchƩ oggi un investitore potrebbe scegliere anche i diamanti come investimento?
Ci sono molte ragioni per scegliere i diamanti come investimento. A prescindere dalla diversificazione di investimenti, la ragione più ovvia è la rarità , nel caso in cui si guardi a diamanti veramente unici e pertanto di un valore particolarmente alto e difficile da trovare, anche in gioiellerie molto importanti.
Altre ragioni per considerare diamanti rari come investimento ĆØ la possibilitĆ di avere un alto valore intrinseco accumulato in un piccolo volume, e quindi facilmente conservabile, trasferibile e movibile.
Da quando sono successi gli scandali sui diamanti (ricorda?) gli investitori non ne parlano quasi più: ovviamente non mi riferisco agli oggetti preziosi che costituiscono il business della sua azienda, ma ad alcune banche che hanno lavorato in passato con distributori non propriamente affidabili.
Lei come giudica questi fatti e cosa ritiene si debba valutare da parte di chi oggi decide di diversificare il suo patrimonio inserendo anche questo asset?
A prescindere dal fatto che i fornitori utilizzati erano di attendibilitĆ discutibile, e che le banche si sono affidate ciecamente a loro sotto il profilo dei prezzi, lo sbaglio principale degli investitori che nel passato hanno investito nel diamante ĆØ stato quello di credere che comprando piccoli diamanti, anche se di un buon colore e purezza, potessero mantenere il prezzo.
La realtĆ ĆØ che le miniere producono diamanti di quelle grandezze in una quantitĆ notevole, e anche se sono bellissimi per uso da gioielleria, sotto il profilo della rivendita il loro prezzo ĆØ direttamente correlato ai canoni economici di domanda e offerta.
Come vede i diamanti nel prossimo futuro? Si parla molto di finanza alternativa. Crede che si possa iniziare a identificare i diamanti all’interno di questa nuova denominazione di finanza?
Il profilo dell’investimento nel diamante dovrĆ essere rivisto e ripensato. Allāinvestitore che può permettersi di comprare quel diamante particolarmente raro a un prezzo particolarmente alto, dovrĆ affiancarsi un agente autorevole, che conosca bene l’industria del diamante raro, e che sia conosciuto nell’industria stessa, per trovare il giusto diamante al prezzo accettabile.
Qualora invece quell’investitore non avesse disponibilitĆ Ā particolarmente elevate, dovrĆ acquistare una partecipazione minoritaria in vari diamanti posseduti da più persone. Un vero e proprio fondo di investimento nei diamanti.
Il fondo acquisirà valore comprando e vendendo diamanti posseduti dal fondo stesso. Il business del diamante è notevolmente illiquido, la forbice tra il prezzo di acquisto e quello di vendita può essere attraente, ma solo per coloro che conoscono bene il mercato.
La nostra societĆ ha giĆ fondato nel passato un fondo chiuso con ritorni fino al 20% per investitori istituzionali. Il modulo funziona, e per il giusto investitore porta un valore interessante.
Come lei, personalmente, vede il mercato oggi?
La pandemia ha portato due particolari difficoltĆ all’industria e ha fatto si che i prezzi siano in crescita. Le miniere hanno diminuito la produzione e le taglierie hanno bloccato la lavorazione nei 18 mesi di era Covid. Nel frattempo, il mercato dal punto di vista della domanda si ĆØ risvegliato negli ultimi 3 o 6 mesi con grande fervore, e pertanto i prezzi sono aumentati notevolmente.
Al momento la produzione sta riprendendo, ma ci vorrĆ tempo prima che ritorni ai ritmi preCovid. Sotto il profilo del diamante raro, i prezzi non sono mai stati cosƬ alti e lāaspettativa ĆØ che continuino a crescere.