Un tempo si diceva: investo e quindi devo rischiare.
Più rischio più ottengo. Sono banale, lo so. Ma in queste parole cāĆØ la tradizione, e va osservata. Oggi come dovremmo cambiare nellāapproccio a queste doverose dichiarazioni sull’investimento?
Guardando un Altro Rischio, con lettere maiuscole. E qui dalla banalitĆ (del male) nasce la provocazione all’investimento. Vero. Oggi. Da fare. Più che mai.
Ho preso spunto dal post del 10 agosto dello Studio Corno, molto semplice e traduttivo (per questo mi ha preso tra i tantissimi che leggo da tempo su questo tema) sullāacronimo ESG che vi riporto.
Ć vero. Ormai ci esce fuori dagli occhi.
Ma guardandolo bene, leggendolo attentamente, è quello che dovremmo dire (io lo farò sicuramente) in premessa a tutti i clienti negli appuntamenti a cui ci prepariamo soprattutto da qui ai prossimi tempi per cambiare i portafogli, o meglio per realizzare il vero cambiamento nei portafogli, mettendoci dentro il nuovo e vero approccio al rischio.
Che non ĆØ più, o non solo, quello riguardante il tipo di asset, il Paese, il settore, piuttosto ormai, e da qui in avanti sempre più, quello che abbiamo capito da molto, troppo tempo, e che non ci siamo mai detti seriamente e che ora (un ora che dura da qualche tempo) ĆØ diventato urgente. Ć un po’ come se dovessimo improvvisamente dire al nostro cliente: se vuoi rischiare, ecco cosa vuol dire oggi guardare dove risiede veramente il rischio.
Traduciamolo cosƬ:
E come Emergenze Ambientali:
rischi, caro cliente, perchĆ© rischi di vivere in un posto soggetto a stravolgimenti climatici e ambientali che non avresti mai immaginato. Forse in Germania si aspettavano quello che ĆØ successo questāestate? Non penso. E allora, se misuri questo rischio pensando a quello che potrebbe davvero capitare non puoi che scommettere sul premio insito in esso nel correrlo e, forse, non più inserendolo solo come un piccolo satellite di portafoglio. E, guarda bene, dall’apparente cinismo nella scelta di una scommessa su un evento che di positivo per il nostro sistema non ha nulla, sta invece nascendo una vera e propria nuova moralitĆ estrema, perchĆ© tutto il mondo suggerisce che sia meglio scegliere aziende stellate, quelle che del rispetto per l’ecosistema fanno la loro bandiera.
S come Social:
dove Social, caro cliente, finalmente non riguarda i Social Network, anche se proprio la rete mediatica più rappresentativa della comunicazione dei nostri tempi potrebbe essere la fonte della rovina della reputazione personale e aziendale. Qui si traduce più ampiamente l’Attenzione all’aspetto sociale, comunitario, dietro cui si cela forse il Rischio più grande da evitare se si vuole mantenere alto il nome della propria realtĆ , personale e aziendale. Come non notare, soprattutto sotto questo aspetto cosƬ cruciale, che non si sta parlando di una moda come spesso la si intende pensando alla sostenibilitĆ e al suo intero acronimo qui a tema: ĆØ sempre più chiaro ed evidente nelle testimonianze di alcune realtĆ aziendali come il rispetto per il contesto sociale interno ed esterno abbia fatto e stia costruendo di fatto il loro successo e la loro vera resilienza. Che le aziende attente al mondo esterno rivestono maggior valore e ne acquistano di più rispetto a quelle noncuranti di quello che sta loro intorno. E quindi, anche misurando questo rischio, caro cliente, esploso più che mai oggi, puoi comprarlo e, anche qui, osare metterlo più a tema nel tuo portafoglio di quanto non lo fosse qualche tempo fa.
Esempi di qualche azienda di questo genere? Efficace e veloce tra tutti, questo post del 14 agosto di WallStreet Italia:
G, ultima lettera dell’acronimo: le aziende che rispettano le regole:
quelle che hanno fatto del rispetto per le leggi, per le normative, il goal da raggiungere come fattore della vera crescita del loro prodotto interno lordo. Penso in questo momento più ad esempi negativi, che inesorabilmente cadono in Borsa per notizie flash (non mi soffermo); ma prendendo spunto dal post appena citato, mi accendo con il mio cliente attardandomi su il rischio letto come ciò che non si dovrebbe fare per non essere tagliati fuori dal sistema, divenuto più che mai asset da comprare scegliendo quelle aziende e quegli strumenti diversificati che investono su aziende che stanno facendo del rispetto la componente core della loro organizzazione.
Ho scritto ad alcuni miei clienti prima di incontrarli nei prossimi giorni: si tratta di saper scegliere, saper privilegiare gli asset che possano dare un premio al nuovo rischio che va assolutamente corso (affermazione forte!), e chiamiamolo senza esitazione nuovo azionario ben rappresentato da settori, temi e aziende che osservano le regole, che permettono di affrontare le sfide sul clima, che incarnano la responsabilitĆ sociale.
Caro cliente, non mi dire azionario ora, no grazie allora; traduci invece un acronimo e cerca di capire cosa vuol dire concretamente e realmente oggi investire pensando al futuro. A meno che tu abbia dimenticato che per investire occorre darsi un tempo e soprattutto guardare avanti… anche molto avanti. Questo non cambierĆ mai.
Ci siamo quasi… a settembre!