Intendiamoci oggi incontra Ammiratore Nababbo.
No, non è un nome di fantasia, è una nuova creazione che si presenta così (su Trendonline del 18 marzo):
Ammiratore Nababbo è pensato per dare un ulteriore aiuto a tutte quelle persone che non hanno ancora trovato la giusta formazione per riuscire ad imparare il trading online, una disciplina di certo non adatta a tutti, ma indubbiamente possibile da applicare, che permette profitti per chi ha la testa sulle spalle ed ha la pazienza di impegnarsi nello studio, nella formazione e successivamente anche nella pratica.
Proprio per questo motivo abbiamo voluto far erogare il servizio attraverso uno dei nostri studenti, che dopo aver studiato le nostre strategie riesce ad ottenere risultati mensili che molti trader sarebbero soddisfatti di ottenere in un anno intero con lo stesso capitale.
Stavo pranzando, come mi capita spesso all’ora che capita (ripetizione voluta). Ed ecco qui mi imbatto in Nababbo. Rimango colpita. Guardate il video che lo presenta:
Come funziona? Lo spiega proprio Trendonline:
Ogni mattina il Top Trader invia una notifica Telegram per avvertirti dell’inizio diretta. Nel corso della diretta mostrerà la sua analisi del giorno, cosa si aspetta e quali saranno le condizioni per entrare a Mercato.
Una demo? Eccola: sembra lo screenshot dello scambio di messaggi che spesso ci inviamo per raccontarci cosa è successo, una scelta diventata probabilmente preferenziale nella condivisione delle informazioni: della serie non ti racconto io come è andata – troppo tempo – ti mando cosa si sono detti e devi capirlo tu. Banalizzo, ma la velocità ora conta over all.
Per gente connessa come noi va bene, no? Accendo il cellulare e via. E in realtà questa volta, a differenza di altre presentazioni, c’è una Academy:
La Top-TraderAcademy si vuole distinguere ancora una volta, nonostante detenga già caratteristiche “uniche…”
Finisco il mio pranzo e rimango sospesa. Perché continuo a pensare che vi sia un sostanziale paradosso tra la modalità di proporre questo “stile” di approccio al mercato (chiamiamolo così in questa sede il trading online), very easy (passatemela!), quasi popolare anche nella scelta di giovanotti di bella presenza in jeans, e, all’opposto, la totale inaccessibilità che invece lo contraddistingue, da sempre, proprio per la complessità che vi sta dietro.
Quasi un ossimoro.
Si dà a intendere che sia per tutti (pur con le dovute premesse, ma in fondo, guardando un trader professionista reale agire, su Ammiratore Nababbo, l’assunto è che possa diventare per tutti…) e invece è davvero per pochi.
Proprio per quei pochi che hanno l’età dei jeans strappati e che se hanno perso 40.000 euro sbagliando (come comunica il fondatore di Nababbo nel video) forse è perché avevano la possibilità di recuperarli o non vivevano grazie a essi. Ebbene, questa contraddizione tra lo stile di comunicazione e la sostanza di questa “scelta” di investimento è divenuta una costante nella value proposition del trading online.
Ed è proprio per questo che, ripensandoci, bisognerebbe porsi la domanda se sia o meno il caso di aderire alla fatidica offerta alla fine del video: clicca qui per accedere al tuo mese GRATUITO. Ma qui agisce una forza invincibile che governa su tutto. Lo dicevano i nonni: a caval donato non si guarda in bocca. Un regalo non si rifiuta mai. Se non mi costa niente, perché no?
Ed è proprio qui l’inizio dell’errore, nel senso etimologico della parola, lat. error -oris, der. di errare “vagare qua e là”. Non vi è forse in questi casi un’adesione da cui scaturisce “un vagare qua e là”? Non vi vengono in mente gli improvvisati traders che iniziano provando e finiscono senza sapere realmente cosa ha provocato in loro quell’azione?
Una strada, dunque, che nulla ha a che vedere con l’ipotesi di un percorso professionalizzante come quello che vorrebbe essere l’idea sottesa al Nababbo dell’Academy.
Mi piace pensare che vi possa essere una potenziale proposta seria nel reality (una vita da trader in diretta) offerta da Nababbo, ma che evidenzi ancora di più la contraddizione insita in una comunicazione accessibile a tutti che però nasconde di essere riservata a pochissimi eletti, magari in jeans.
Non me ne vogliano i cari seguaci di Nababbo…
Alla prossima!