Zona Franca oggi incontra Francesco Gibbi, Founder & CEO di LOT-ART | The Art Investment Platform, piattaforma online leader dei motori di ricerca per aste di fine art e collezionismo.
Nata nel 2017, «permette agli utenti di accedere in maniera gratuita e immediata ai cataloghi di oltre 3000 case d’asta di tutto il mondo», precisa Gibbi.
Il motore di ricerca è affiancato da un servizio di Private Sales, consulenza all’Investimento e valutazione.
Il tema di oggi è l’arte. Investimento o solo passione personale? Quale evoluzione si è vista nell’arte dal punto di vista dell’investitore?
L’arte è un bene dal forte valore storico-estetico, ma quando entrano in gioco grandi somme non si può dimenticarne l’aspetto finanziario.
Nell’attuale congiuntura macroeconomica post pandemia, caratterizzata da tassi di interesse in calo, accumulo di liquidità dai possibili effetti inflazionistici e paventati aumenti dell’imposizione fiscale, l’arte, dagli old-masters al contemporaneo fino ai i cosiddetti “Passion Assets” (orologi di lusso, auto d’epoca e vini pregiati) possono offrire interessanti opportunità di investimento alternativo grazie all’intrinseca proprietà di un bene scarso a mantenere e accrescere il proprio valore nel lungo periodo.
Gli investimenti tangibili, in un’ottica di diversificazione del portafoglio, sono un’opzione vincente per salvaguardare il valore del capitale in periodi di incertezza, in quanto si sono dimostrati storicamente meno influenzabili dai fattori macroeconomici che notoriamente incidono sui mercati finanziari.
Qual è il vostro oggetto di business e perché un investitore dovrebbe rivolgersi a voi per diversificare il suo investimento?
Il nostro obiettivo è offrire al collezionista-investitore le informazioni necessarie per acquistare al miglior prezzo beni artistici ad alta liquidità e opportunità di rendimento, facendo leva sull’arbitraggio geografico e le asimmetrie informative tipiche del settore che possono invece costituire una barriera all’entrata per un investitore inesperto.
Se non si ha una buona esperienza, è sempre meglio rivolgersi a un professionista: per questo abbiamo incrociato in un’unica piattaforma i dati storici e le vendite future, offrendo una consulenza professionale su misura.
Le analitiche di prezzo permettono di valutare la liquidità, il valore attuale di un bene e le aree geografiche dove conviene vendere e comprare: noi diamo informazioni precise su cosa, dove e a che prezzo investire per avere in portafoglio un bene liquido.
Perché scegliere l’arte e non un altro tipo di investimento? Non si corre il rischio di tenere un oggetto non rivendibile sul mercato?
Grazie alla intrinseca capacità degli asset di schermare il valore del capitale investito da effetti inflazionistici, l’arte può preservare una ricchezza a livello multigenerazionale.
Inoltre, con la possibilità di rivendere il bene sulle aste internazionali, i “Passion Assets” possono tradursi in una fonte di liquidità in valuta forte.
La conservazione del capitale e il profitto, tuttavia, non sono gli unici vantaggi associati a tali investimenti.
Combinando l’opportunità di un ritorno economico con il piacere estetico e la proprietà fisica di un oggetto unico, il mercato dell’arte è probabilmente la forma di investimento più soddisfacente.
Come ogni investimento, c’è una componente di rischio, che può essere minimizzata conoscendo a fondo il mercato, affidandosi a professionisti del settore come LOT-ART che basano le loro valutazioni su parametri oggettivi, avendo a disposizione dati analitici per misurare il potenziale di performance dell’asset.
Come ha visto evolversi il mercato dell’arte negli ultimi anni? Nel 2020, in particolare, è cambiato qualcosa?
L’attenzione nei confronti del valore finanziario dell’arte come asset-class è andata consolidandosi negli ultimi anni, di pari passo con una valutazione sempre più attenta da parte degli investitori, che si rivolgono a piattaforme online per confrontare i prezzi, e sono meno propensi ad accettare ad occhi chiusi le offerte dei dealers.
Nel 2020 si è visto un ridimensionamento dell’arbitraggio geografico, per il fatto che la clientela delle case d’asta, prima per lo più locale, è ora invece bilanciata da offerte online internazionali.
Ad oggi monitorare il mercato globale permette soprattutto di giocare sulle asimmetrie informative.
A parte l’aumento delle transazioni online, si è notato un crescente interesse per le Private Sales.
Forse per il senso di maggiore esclusività o per le attuali condizioni di incertezza, venditori e compratori preferiscono puntare su transazioni mirate e discrete.
Quale consiglio darebbe a chi avesse disponibilità da investire nel suo settore?
A meno che non siate collezionisti di lungo corso con una profonda conoscenza del mercato dell’arte, consiglierei di rivolgersi a un consulente esperto che possa guidarvi nella scelta dell’asset in linea con i vostri gusti estetici, le vostre strategie finanziarie (conservazione del capitale o speculativa) e il profilo di rischio.