Rientrati dalle ferie, c’è un tema che spicca e che interessa più o meno tutti da vicino, dopo gli stravizi delle vacanze: la perdita di peso e le diete-lampo per tornare in forma. Ebbene, lasciatemi approfittare di questa, se vogliamo, maggiore sensibilità all’argomento per attirare la vostra attenzione su un vero e proprio Tema di investimento: i farmaci per dimagrire. Parto da un problema: l’obesità. Se ne è parlato tanto ultimamente, non tanto come emergenza medica in generale (sebbene lo sia davvero, negli Usa ma purtroppo ormai anche in Europa), quanto piuttosto riguardo al presunto “antidoto”, capace di portare la soluzione al problema.
Dimagrire per miracolo?
Fatemi usare, in questo caso, questa parola forse impropria a proposito di due farmaci tanto chiacchierati, i cui nomi commerciali sono Ozempic e Wegovy, che vengono da tempo utilizzati dalle star di Hollywood per apparire sempre al massimo. Il “rimedio miracoloso” racchiuso in questi preparati è una molecola anti diabete, il semaglutide, che aumentando la quantità di insulina favorirebbe il controllo dei livelli di glucosio nel sangue, aiutando quindi nella perdita di peso. Un’azienda in particolare si sta distinguendo per il suo ruolo in primo piano in questo settore, la danese Novo Nordisk, al punto da essere divenuta la concorrente in termini di capitalizzazione della notissima azienda del lusso LVMH. Le notizie hanno evidenziato non poco come il 1 settembre sia avvenuto il “sorpasso”, poi rientrato, ma quello che è stato giustamente rilevato è che la “soluzione” al problema dell’obesità si è rivelata come un nuovo e più imponente market mover, al punto da mettere in discussione il primato del lusso, anzi del Tema del Lusso. Meglio magri che vestiti alla moda, insomma.
A noi investitori questo sorpasso finanziario interessa? Senz’altro. Ma non è questo il vero punto per ragionare in termini finanziari. Perché i titoli salgono e scendono… Esattamente come è successo anche a Novo Nordisk. Cosa invece portarsi via? Vi propongo tre spunti.
Dopo il tech, spazio alla salute
Il mercato finanziario nel 2023 ha dato l’idea, nonostante i tassi, nonostante tutto, di essere più determinato dai cosiddetti titoli growth, società con tassi di crescita di ricavi e di utili superiori alla media del mercato. E il fatto che il settore tecnologico (si può e si deve certo approfondire di quali titoli in particolare si stia discorrendo) sia stato predominante in termini di crescita lo ha dimostrato. In questo contesto, il Tema della Salute quasi non ha avuto voce a livello finanziario. Ebbene, forse è il caso di ri-considerarlo con un vero e proprio peso di portafoglio.
Se è sostenibile, è meglio
Occorre applicare al Tema della Salute quanto si è imparato in questi ultimi anni parlando di finanza. Ossia considerarla alla luce degli impatti sociali e ambientali, tenendo presente quali potrebbero essere gli effetti sulle generazioni future di qualsiasi azione. Il concetto di sviluppo sostenibile non sembra essere più eludibile. Prova ne è che anche sul tema dei farmaci per dimagrire sono in corso verifiche atte a considerare i possibili legami tra l’uso di questi rimedi e le tendenze al suicidio. Ma prova ne è, ancor prima, l’attento esame in corso sull’utilizzo improprio di questi medicinali. Il fatto che non siano più considerati collegati alla cura del diabete e siano invece utilizzati per dimagrire li rende facilmente passibili di usi impropri. Questo aspetto di studio del caso non è dissuasivo rispetto all’importanza del tema, piuttosto conferma come stia diventando centrale in termini di orientamento di risorse e dunque di investimenti. Come dire, più si parla di un tema per renderlo sostenibile, più è opportuno focalizzarlo come un vero Tema di investimento.
La battaglia delle assicurazioni
Negli USA è in corso un pressing sulle compagnie assicurative perché includano nei farmaci rimborsabili anche i medicinali contro il diabete usati per dimagrire. Si starebbe addirittura parlando di una loro inclusione nella copertura sanitaria federale Medicare, alla luce di dati emersi da studi quinquiennali condotti dall’azienda danese che dimostrerebbero come il Wegovy, in particolare, avrebbe effetti benefici a livello cardiovascolare e per la prevenzione degli ictus. Per scegliere dunque il Tema della Salute su cui investire, bisognerebbe valutare quanto pesa il mercato americano, visto che quattro americani su dieci risultano obesi…
Non fate questo errore!
Come dite? Il tema dell’obesità non vi riguarda? Sbagliate a non preoccuparvene abbastanza, finanziariamente parlando, anche se non vi tocca da vicino.
Ma in fondo è proprio questo forse il compito più importante della consulenza finanziaria, rendere più vicino quello che apparentemente sembrerebbe essere molto lontano. E in particolare per quanto qui vi ho messo più davanti agli occhi, per far comprendere quando in effetti si possa parlare davvero di un Tema di investimento.
Alla prossima!