Lui ricorda, ed è come se non se ne fosse mai andato.
Lei lo ha sempre avuto in mente, lo ha ritrovato, e si chiede se si sia realizzato in tutti questi anni di distanza; necessaria per costruirsi un futuro, una famiglia, essere felice. Il desiderio di qualsiasi madre, insomma, che possa dirsi tale.
In questa che è una delle scene, a mio parere, più commoventi del cinema italiano, si condensa il significato del vero patrimonio. Quello umano. Fatto di rapporti, di affetti veri. Della famiglia di origine, e di quella che si prova faticosamente a costruire giorno dopo giorno, ricordando nel tempo da dove si proviene.
Vorrei proprio sapere chi non si ritrova in questa situazione “personale”. Anche solo in alcuni momenti della vita, sebbene poi si cada nell’oblio, sommersi nelle mille incombenze di tutti i giorni.
Pausa. Respiro.
Ora andate al post pubblicato sul Linkedin il 1° dicembre dall’avvocato Massimo Perini dal titolo Conto corrente all’estero? Nasce il sequestro conservativo europeo.
Ve ne riporto alcuni stralci, per darvi modo di entrare nella scena di un film molto diverso da quello cui abbiamo assistito insieme sopra.
Magari sei un consulente finanziario, e magari hai anche il cliente che lascia la valangata di soldi sul conto corrente, perché non si sa mai, e poi se li investo magari poi li perdo…
Lo sai, caro cliente, che magari ti tieni i soldi in conto perché ti senti tutelato, che magari tu, imprenditore, che già rischi di tuo, e che oggi col caos che c’è fuori, si è amplificato il tutto, cosa ti andranno a prendere eventuali tuoi creditori se mai dovessi avere un “incidente di percorso”?
…La prima cosa che ti prenderanno sono i tuoi soldi sul conto corrente, che è semplice, facile, comodo e… liquido… e manco più le bollette riesci a pagare…
Cosa succede nel vostro pensiero leggendo queste poche righe? Altro che patrimonio umano! Paura e ansia di trattenere i soldi guadagnati in una vita di risparmi… Si riavvolge il nastro, e a scorrere non è affatto la pellicola degli affetti, bensì lo scontrino delle eventualità di rivalsa sul patrimonio visibile sul conto corrente, e dunque accessibile a chi vi dovesse ricorrere per chiedere conto di debiti non pagati… “se dovessi avere un incidente di percorso…”.
Reazioni, reazioni, non emozioni. Ecco cosa succede. Quindi? Si corre al riparo. Si chiama il Consulente: «Pronto… dobbiamo vederci, dobbiamo trovare una soluzione. Devo togliere tutto!».
Che storia eh? Dalla famiglia all’ultima spiaggia del Consulente Finanziario (o Consulente Patrimoniale: non è forse meglio in questo caso?) per evitare un danno al proprio patrimonio che invece si sarebbe potuto evitare ragionando nel modo corretto, ovvero, a priori, mettendo al centro del proprio interesse NON i soldi, magari da conservare sul conto corrente, BENSÃŒ proprio la famiglia….
Perché si scopre poi che le stesse misure adottate per “conservare” il patrimonio lasciando i benedetti soldi su un conto corrente estero (molte mie telefonate ai clienti sono ultimamente incentrate proprio su questo errato modo di ragionare) oggi non sono la protezione che si stava ricercando. Perché? Ecco come l’avvocato Perini interrompe anche questo “sogno”, se così si può chiamare:
È nato oggi il SEQUESTRO CONSERVATIVO EUROPEO… significa che io, creditore, posso ottenere dal Giudice in Italia un’ordinanza di sequestro che ha validità in tutta Europa, senza ulteriori formalità … quindi significa che ti blocco tutto, non tocchi più niente, perché con quelle somme, di quel conto, dovrò soddisfare il mio credito.
Allora? Se invece che reazioni, dobbiamo coniugare ragione ed emozioni pensando ai valori che i legami che abbiamo suscitano in noi (non mentite: quello che vi fa alzare la mattina sono i rapporti personali che avete costruito, come è altrettanto vero che la mancanza di essi o la loro degenerazione possono diventare la rovina dell’esistenza), se è così, allora le vere soluzioni da trovare sono a priori, prima, subito.
A cosa servono i soldi sul conto corrente? Lo abbiamo visto: ad avere paura. Bene, ragioniamo e togliamo la paura, pensiamo alla famiglia e teniamo sul conto il minimo indispensabile per le spese ordinarie.
Pensiamo ai soldi sul conto corrente all’interno di una visione generale del patrimonio, che includerà beni mobili (conto corrente, altri investimenti) e beni immobili (le nostre amate case ad esempio!), le nostre aziende (approfondiremo prossimamente nella nuova rubrica Zona Franca aperta sul mio blog venerdì 4) e mettiamo a punto un piano con un Consulente che ci faccia averela visione del patrimonio nelle sue diverse componenti, umane ed economiche.
Sapete cosa succederà , ragionando con le emozioni della memoria dei nostri legami?
La paura scomparirà e subentrerà una risorsa, quella che di cui molti investitori si sono dimenticati pensando solo a «come non perdere», o a non farsi prendere i soldi da creditori o dallo Stato. Questa risorsa ha un nome. Si chiama Consapevolezza: sapere cosa si ha a partire da chi si è, grazie ai propri legami.
Alla prossima!