Nel webinar verrà mostrato come cambiare il tuo approccio all’investimento,
come aprire la mente alle nuove opportunità, come essere propositivi e
come rivoluzionare le proprie abitudini per migliorare la propria vita con il trading.
Quasi quasi mi iscrivo a questo Webinar, le iscrizioni chiudono tra qualche ora, e l’appuntamento è il 24 febbraio alle 18.00.
Magari potrei “sentirmi meglio”: dicono che il trading è addirittura in grado di migliorare la vita!
Intendiamoci! Di cosa stiamo parlando???
Me lo ha mostrato oggi un cliente, sottolineando: «Lei non mi ha mai detto queste cose» (col sorriso, ovviamente). Giusto! Io sono un consulente finanziario, e nella serietà che penso di dimostrare queste affermazioni sono da escludere.
Viviamo un senso di smarrimento ormai da mesi, e sappiamo perché.
E dobbiamo chiederci, prima di scegliere di partecipare a qualsiasi social media community, se siamo pronti a filtrare, a giudicare, a essere correttamente critici rispetto a tutto ciò che potrebbe esserci rovesciato addosso (scusate l’espressione).
La terminologia con cui si presentano queste piattaforme è straordinariamente collegata alla situazione personale in cui ciascuno vive, esito di questo difficilissimo anno.
È come se fosse nato un vocabolario di comunicazione differente.
Da “come” si dicono – e qui vorrei dire “si offrono” – le cose dipende la nostra disponibilità a parteciparvi e ad assecondarne i contenuti.
Ora immaginate se al posto dell’affermazione forte con cui viene presentato il webinar per entrare nel trading ci fosse stato invece:
«Vuoi capire cos’è il trading online? Se vuoi iniziare a entrare in questo mondo, ti aiutiamo noi, e lo faremo gradualmente».
Be’, penso che di fronte a un invito espresso in questi termini l’audience risulterebbe ovviamente più limitata.
La domanda «Vuoi capire..?”» crea di per sé una selezione che esclude a priori tutti coloro che non hanno tempo o voglia di fare fatica, e che si vedrebbero di fronte a un processo di apprendimento troppo complesso. Alle 18? No grazie. A quell’ora non ho le forze!
Che dire invece della disponibilità che si crea, quasi senza che il futuro investitore se ne accorga, di fronte alla possibilità che la sua vita, quella vita vertiginosamente modificata da mesi, possa finalmente migliorare.
Le parole hanno un peso.
Queste lo hanno ancora di più oggi. Lo dimostra l’entusiasmo con cui il mio cliente – 50 anni, a casa da mesi – viene a dirmi che magari la sua vita potrebbe avere un’evoluzione!
Pensateci e andatevi a leggere come si è espressa l’Esma sulla partecipazione al trading indotta dai social media.
Ve la riporto, citando un brevissimo articolo pubblicato su advisoronline.it il 18 febbraio.
Dopo la lettura, per favore, fermatevi e pensate se sia il caso di entrare in un webinar… per migliorare la vostra vita!
Alla prossima!
Esma segnala i pericoli del trading guidato dai social
L’autorità di regolamentazione europea richiama gli investitori sui rischi connessi a decisioni d’investimento basate su informazioni condivise su social media e piattaforme on line non regolamentate.
Anche Esma, l’autorità di regolamentazione dei mercati mobiliari dell’UE, non rimane indifferente di fronte al caso GameStop e ai recenti episodi di esplosione della volatilità su alcuni titoli del mercato Usa. Il regolatore ha infatti rilasciato una dichiarazione, con la quale richiama l’attenzione degli investitori retail sui rischi connessi alle decisioni di trading basate esclusivamente su scambi di opinioni, raccomandazioni informali e condivisione di intenzioni di trading attraverso i social network e piattaforme online non regolamentate. La dichiarazione è stata emessa nell’ambito dell’obiettivo del regulator di salvaguardare e proteggere gli investitori retail, la cui partecipazione è fondamentale per lo sviluppo dell’Unione dei mercati dei capitali.
“Diversi episodi recenti hanno visto alcuni titoli statunitensi sperimentare un’elevata volatilità dei prezzi sulla base delle informazioni condivise sui social media. Sebbene le regole e le strutture del mercato siano diverse nell’Unione europea, non si può escludere che circostanze simili possano svilupparsi qui” si legge nella dichiarazione.
Lo statement sottolinea in particolare tre questioni: in primo luogo, gli investitori devono utilizzare informazioni affidabili per le decisioni di investimento; in secondo luogo, a causa della volatilità dei prezzi aumentano per gli investitori i rischi di perdita; terzo, coordinare azioni collettive per muovere il prezzo di un titolo comporta rischi di abuso di mercato.
Per quanto riguarda i prossimi passi, conclude la dichiarazione, “l’Esma e le autorità nazionali competenti continueranno ad analizzare gli eventi di mercato e prenderanno in considerazione l’adozione di ulteriori iniziative volte a preservare la protezione degli investitori e l’integrità del mercato, ove opportuno”.