L’anno appena trascorso ha segnato un anniversario importante, il venticinquesimo, del personal branding, come ha ricordato Forbes in un interessante approfondimento uscito in questi giorni .
Comprendo la sospensione di giudizio di chi mi legge da tempo o mi segue nei video nel leggere questa premessa. Lo ammetto. Sembra che io stia facendo altro dal mio. Ma è solo apparenza. Perché, se ci pensate, potreste trovarvi d’accordo con quella che è la lucidissima constatazione che il pezzo di Forbes mette in primo piano. Ve la traduco in sintesi: il sopravvento delle attività da remoto, o ibride, ha determinato come accade spesso la ripresa del significato, o meglio dell’importanza del lavoro in presenza.
Non si era più abituati a pensare a quanto fosse fondamentale stare con i colleghi, vivere il lavoro nelle dinamiche della relazione, a quanto fosse determinante per l’evoluzione del lavoro stesso. Fino a quando un evento come la pandemia ha costretto tutti a stare lontani, e ha trasformato il lavoro tout court in lavoro da remoto, al punto che il ritorno di attività in presenza ha finito per essere identificato come una discriminante del primo, e non già come la più vera, in quanto originaria, espressione dell’attività professionale.
Ma proprio in questo movimento di grande trasformazione tecnologica o virtuale, vedete voi, il contrappasso non si è fatto attendere, portando tutti a riconoscere una più profonda verità: quanto proprio la comunicazione della persona, o alla maniera di Forbes, l’«in persona», sia all’origine della evoluzione del business in tutte le sue forme.
La mia nuova priorità per quest’anno
Siete ancora convinti che il personal branding non abbia a che fare con l’attività professionale? Magari ora sarete meno scettici rispetto a quanto vorrei dirvi in questa mia apertura d’anno. Perché prima di tutti i discorsi di consulenza che andremo a fare, prima di tutte le valutazioni di cambiamento che andremo ad approfondire, sarà la comunicazione di me la priorità cui sarò orientata. Il mio essere in persona.
Mi è capitato, in occasione di qualche mio intervento scritto o in video, di porre l’accento su quanto sia importante per un consulente finanziario esserci, prima ancora che fare consulenza con i suoi clienti. Ed è esattamente questo che oggi intendo premettere a tutto quanto ci aspetta nel nuovo anno.
Ma non è ancora sufficiente. Ecco perché Il personal branding secondo me vuole essere infatti lo sviluppo di questo mio essere presente in persona. Accettare di farlo, seriamente, il personal branding, nella sfumatura che ho appena sottolineato, vuol dire comunicare come la mia persona si trasformerà nell’evoluzione dell’attività professionale che la contraddistingue, che voi sapete essere la consulenza finanziaria.
Danza e finanza, i miei mondi
Ma perché è così importante conoscere chi si ha di fronte quando si investe? La risposta viene dal basso, dalle minuzie, dagli aspetti banali che caratterizzano la nostra vita professionale.
Proprio come nel lavoro di tutti i giorni si è arrivati a riconoscere quanto fosse fondamentale e imprescindibile la relazione con il collega, e non solo il suo messaggio e o la Zoom conference, per l’impossibilità attraverso questi canali remoti di arrivare a percepire il valore del confronto, il significato del dialogo e il valore aggiunto da portare stretto e da utilizzare per la propria evoluzione, allo stesso modo non si può non riconoscere quanto sia diventato addirittura più importante, nella consulenza finanziaria, sapere con chi si sta parlando, a chi si sta affidando il futuro della propria famiglia.
È una sfida per me impegnativa, ma a cui tengo per mettere chi mi segue nelle condizioni di scegliere, di continuare a farlo, o di iniziare a farlo. Per quello che sono, e alla luce di quello che sono; per quello che dico e penso.
Il primo approfondimento di questo importante percorso di comunicazione di me ve lo racconterò in un “corto”, dal titolo Danza e Finanza, i miei mondi, che sarà online il prossimo 16 gennaio. Spero vi piaccia, ma soprattutto vi possa in qualche modo ispirare su chi potreste incontrare un giorno conoscendomi in persona.
Alla prossima e… Buon Anno!