GiovedƬ 7 aprile si ĆØ svolto a Milano, a Palazzo Mezzanotte, un evento davvero particolare a cui ho partecipato ospite di WeWealth. Anfitrione ĆØ stato OENOGroup, societĆ di Fine Wines leader mondiale negli investimenti nel settore del vino pregiato (OENOFuture) con sedi a Londra, Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, oltre al bravissimo Master of Wine Gabriele Gorelli, lāambasciatore del Gruppo che ha guidato i partecipanti, compresa la sottoscritta, in un incredibile viaggio di gusto e scoperta di questo singolare e davvero unico asset di investimento alternativo.
Il Vino
Lo slogan rivolto al pubblico degli investitori è emblematico: making Fine Wine investment accessible for everyone. Perché questo è davvero successo giovedì sera: la presentazione di cosa significa investire nel settore del vino attraverso la degustazione di alcuni prestigiosissimi esempi di⦠sottostanti, bottiglie autentiche e uniche come un Barolo Riserva del 1982 di Giacomo Borgogno & Figli o un Saint-Emilion Grand Cru del 2012 della cantina Chateau Pavie di Bordeaux.
Ma cosa cāentra questo con il mondo del Wealth Management? Di che investimento parliamo?
Provo a condividere con voi quello che ho imparato l’altra sera.
Innanzitutto, per accettare di entrare in questo tipo di investimento ĆØ fondamentale ricordarci la prima regola dellāinvestimento stesso, ancora più importante dellāapproccio al rischio, perchĆ© autentica sua premessa. Si chiama tempo.
Il tempo che oggi siamo sempre più sollecitati a dimenticare come fondamentale, per avere il ritorno sullāinvestimento. Lāinvestimento nello straordinario mondo dei vini, o meglio dei prestigiosi esempi della cui selezione OenoGroup si fa owner, richiede che si sia disposti ad accettare di attendere il vero ritorno, che necessita di una lunga durata. Quindi non ĆØ per investitori alla maniera social, per meglio dire speculatori.Ā
Cosa caratterizza questo asset?
Così lo descrivono gli owner del Gruppo: rarità , eccellenza e qualità , bene pregiato di lusso, capacità di incrementare la sua richiesta nel tempo, longevità e capacità di invecchiamento.
Ma perchƩ oggi pensare a questo tipo di investimento?
Loro rispondono in tre modi: ĆØ un asset alternativo (segmento Luxury) decorrelato dal sistema finanziario; ĆØ un asset tangibile, governato da domanda e offerta; ĆØ un bene rifugio (ma non solo ora lo capiamo).
Ma non solo. Arriviamo poi alla caratteristica che oggi tocca più da vicino lāinvestitore: offre una vera copertura dallāinflazione
PerchĆ©, alla fine, in un mondo cosƬ complesso come quello che si sta configurando, lāasset del Fine Wine può rappresentare la proposta alternativa da valutare? A cosa punta lāinvestitore, se non al guadagno? Qui le risposte del Gruppo sono laconiche.
Performance stabili e consistenti (10% medio annuo)
Bisogna solo accettare che il Fine Wine, per essere un preferito nellāasset allocation, richieda una situazione cui lāinvestitore medio non ĆØ affatto abituato, ovvero risulta per lo più disabituato: il riposo del capitale. PerchĆ© cosƬ lo definiscono quelli di OENOGroup, convinti che il Fine Wine sia un asset di riposo del nostro capitale che non ĆØ soggetto alle turbolenze del mercato nella sua assoluta decorrelazione, e per questo, attraverso il tempo della sua maturazione, dalla botte allāimbottigliamento, dĆ al suo sottoscrittore la possibilitĆ di superare a distanza di anni anche le performance dei notissimi indici di riferimento borsistici. Parola di OENOGroup, che forse merita per questo di essere conosciuto da chi vuole veramente investire.
Rimane aperta la domanda che bisogna porsi: oggi finanza alternativa ĆØ anche sinonimo di una finanza più accessibile a tutti? E il vino, in questa sua offerta cosƬ elettiva, può diventarlo? Ć la settimana di Vinitaly, appena ripartito a Verona di nuovo dal vivo… sarĆ un caso?
Alla prossima entusiasmante esperienza!